Il Cane Mascherato non ha straordinarie qualità, non vola, non fa magie, non ha una particolare forza fisica, non è neppure un cane di razza e potrebbe essere tranquillamente considerato un cane "comune".
Le sue qualità sono: la generosità, l'onestà, la voglia di aiutare i deboli. La sua vera forza è quel po' di saggezza e di buon senso che tutti noi abbiamo e che volendo potremmo usare.
Ecco, il Cane Mascherato è uno come noi, con le sue debolezze, con i suoi limiti e, perché no, con le sue paure. Il Cane Mascherato non ha un nome, chi lo desidera può identificarlo con un nome di fantasia o cercando una somiglianza caratteriale, con il nome di un parente o con quello di un amico.
Quando il Cane Mascherato indossa il suo mantello rosso e la mascherina nera, riesce a caricarsi di una forte determinazione: è come se entrasse in una parte nella quale il personaggio dimentica la paura.
Il mantello e la mascherina, rappresentano due elementi in grado di conferirgli un ruolo risolutivo che poi è quello che gli altri si aspettano da lui.
Per naturale spirito di appartenenza, il Cane Mascherato è particolarmente sensibile a tutto ciò che può accadere agli altri cani, ma lo è molto di più nei confronti della sua padrona sia perché nutre un grande affetto "filiare" sia perché è lei la fonte e lo scopo della sua stessa esistenza.
Appena si profila un disagio o un pericolo, il Cane Mascherato è lì pronto a intervenire, sempre risoluto, mai presuntuoso e mai violento.
Il Cane Mascherato rispetta gli umani, sa che da essi riceve cibo e coccole, ma ne conosce anche i lati meno esaltanti, le manie, le debolezze e qualche volta non riesce a trattenere la sua voglia di combinare piccoli scherzi dei quali subito si pente.
Nei racconti del Cane Mascherato non ci sono situazioni che possono creare paure o spaventi, non c'è violenza, nessuno muore. Sono storie particolarmente adatte ai bambini, nelle quali l'identificazione dei buoni e dei cattivi è immediata. E, come davvero dovrebbe accadere nella vita, il buono vince e il cattivo viene punito, ma senza nessuna acrimonia o ricerca di una vendetta compensativa.
Per semplicità di contenuto e trasparenza di situazioni questi piccoli libri sono destinati ai bambini, ma la lettura assieme ai genitori potrebbe essere gradita e utile.
La padrona del Cane Mascherato non ha un nome perché non serve averlo, è importante solo il ruolo che svolge, è una padrona buona che in qualche modo impersonifica tutte le "mamme" dei cani. La padrona rappresenta l'autorità con la quale il Cane Mascherato deve confrontarsi accettando o aggirando regole e divieti che fanno parte del quotidiano.
Il padrone del Cane Mascherato non esiste, non c'è un padrone, perché non avrebbe un ruolo in quanto l'autorità è rappresentata e espressa dalla padrona. In effetti, il Cane Mascherato rappresenta l'elemento maschile e quindi potrebbe essere considerato lui stesso come una sorta di proiezione del padrone.
L'amica della padrona del Cane Mascherato rappresenta una delle componenti caratteriali della padrona stessa, è lei che contribuisce ad arricchirne il personaggio sottolineandolo con i suoi interventi, spesso goffi, qualche volta al limite della stupidità. E' come se, ogni tanto, la "padrona" lasciasse affiorare il lato meno rigoroso e più pasticcione del suo carattere.
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NORME D'OBBLIGO
- divieto assoluto di mordere il padrone o chi ne fa le veci
- non rispondere in modo sgarbato ai padroni
- non criticare mai il padrone
- difenderlo dagli attacchi di animali e di umani
- sopportare di essere trattato come una bestia
- essere paziente con tutti gli umani
NORME DI RICONOSCENZA
- accettare di buon grado lunghe passeggiate per tenere in salute il padrone
- sopportare, senza ridere, di essere trattato come un umano
- fare i giochi che vengono richiesti soprattutto se in presenza di amici del padrone
- segnalare il proprio gradimento muovendo la coda